Amministratore irreperibile: con il coronavirus ha chiuso lo studio (e l’assistenza)
Nei giorni scorsi ci è arrivato più di qualche messaggio in redazione di condòmini allarmati e basiti, “perché l’Amministratore di condominio non è reperibile”.
Le persone sono molto più a casa in questo periodo, ed il condominio (come gli stessi condòmini) necessitano di assistenza e supporto.
E’ il caso ad esempio di rotture o guasti improvvisi, per cui c’è necessità di contattare lo Studio di Amministrazione per la risoluzione della problematica, piuttosto che per informazioni utili per la vita in condominio.
E se l’amministratore risulta irreperibile?
Purtroppo capita spesso. Già in altri periodi dell’anno, in cui lo studio o il singolo amministratore sia in ferie, e di conseguenza tutta la sua attività sia sospesa.
Il questi casi ovviamente, come in questo periodo, subentra il Consigliere di Condominio, che già in base alla normativa vigente, può prendere a tutti gli effetti le veci dell’Amministratore.
La figura del Consigliere è molto importante. Può prendere decisioni per conto del condominio, oltre che, in caso di necessità ed urgenza definire come comportarsi e che cosa fare.
L’organizzazione non è da tutti.
Ovviamente non tutti gli Studi di Amministrazione sono organizzati (o non organizzati) tanto da sospendere il proprio servizio in situazioni come quella che tutti noi stiamo affrontando.
Ci sono soluzioni organizzative che permettono di continuare il lavoro normalmente, o in smart working, senza che i condomini ne risentano minimamente.
Oggi qualsiasi persona è sempre più proiettata al pensiero del 365. Per cui in un momento particolare come questo avere un referente che “chiude” sembra davvero inconcepibile.
Smart Working e soluzioni tecnologiche moderne sono la prima soluzione che ci viene in mente. Allo stesso modo il supporto di aziende specializzate come Segreterie Virtuali, in grado di assicurare agli Studi di Amministrazione un’adeguata continuità lavorativa.